La beffa: Senago avrà le Vasche e l’allargamento del canale scolmatore. Fine della storia.

IMG_2668Una beffa ai danni dei cittadini! Questo è il risultato ottenuto dal gruppo di lavoro voluto dal Sindaco di Senago che è riuscito, in aggiunta alla realizzazione delle vasche di laminazione da un milione di metri cubi,  a convincere Regione Lombardia ad allargare il canale scolmatore da 30 mc/s a 60mc/s. Una vera beffa che porta ad un doppio danno per il nostro territorio.

Uniche forze contrarie a questo, nel contesto socio politico senaghese, Sinistra Senago (cui aderiscono Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Senago Bene Comune) che non hanno voluto per questi motivi partecipare al gruppo di lavoro.

E’ forse bene ricordare chi ha aderito a questo gruppo di lavoro: il “Comitato Senago Sostenibile” (o quel che ne rimane dopo la rottura causata proprio dalla scelta di entrare nel gruppo di lavoro), il “Comitato No Vasche, tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale – PD – Forza Italia – Insieme per Senago – SEL – Lega Nord – Vivere Senago – oltre al Movimento 5 Stelle che non ne fa parte.

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Segue articolo pubblicato sul quotidiano “il Giorno” del 9 settembre 2014:

Seveso, sì alla prima vasca Piano definitivo in Regione: cantieri al via a metà 2015

Milano, 9 settembre 2014 – Il progetto definitivo è stato consegnato: sì al primo lotto di lavori per la vasca di laminazione di Senago. Non c’è ancora un cronoprogramma ufficiale, ma, a meno di complicazioni legate alle procedure burocratiche, gli operai dovrebbero entrare in azione nella primavera del 2015. Si muove la macchina salva-Niguarda. Comincia a prendere consistenza il piano dell’Aipo per imbrigliare il Seveso, esondato sette volte tra il 25 giugno e il 20 agosto 2014. Si parte, come più volte annunciato, dall’invaso da 970mila metri cubi di volume considerato prioritario dall’Agenzia interregionale per il bacino del Po: l’opera, scrivono i tecnici nella relazione consegnata qualche settimana fa a Palazzo Lombardia, renderà «pienamente funzionali gli interventi di potenziamento del canale scolmatore Nord-Ovest». Sì, perché «il livello di difesa idraulica si eleverà dall’attuale valore di circa 30 metri cubi al secondo a 60». Tradotto: raddoppio della capacità di drenaggio. Non solo. La vasca consentirà pure la riduzione delle portate di piena scaricate dallo scolmatore nel Ticino, reindirizzando il volume laminato prima nel canale e poi nel deviatore Olona, fino al Lambro. Per adesso, il via libera riguarda solo la fase uno dei lavori: 220mila metri cubi di volume diviso in due settori (50mila+170mila) da realizzare a Nord del canale scolmatore. Costo complessivo: 10 milioni di euro, già finanziati dalla Regione, di cui 4,9 per i lavori e 5,1 tra spese tecniche (948mila euro) e fondo per l’acquisizione delle aree (2 milioni).

Una volta andato a regime, il primo lotto costerà 220mila euro l’anno di manutenzione: 150mila per la pulizia dell’invaso, 30mila per tenere in ordine la vegetazione, 30mila per il personale e altri 10mila per la cura ordinaria delle opere civili ed elettromeccaniche. Per il progetto definitivo del secondo lotto, invece, bisognerà attendere la fine di ottobre; in questo caso, i 20 milioni necessari per costruire la seconda area di laminazione a Sud dello scolmatore dovrebbero arrivare da Palazzo Marino, che ha già dato la sua disponibilità. Secondo gli studi dell’Aipo, però, il doppio intervento a Senago non sarà sufficiente a mettere al sicuro il quartiere Niguarda dalle continue alluvioni: servono altre quattro vasche lungo il corso del torrente Seveso. Le stime ci sono: per la vasca di Lentate è previsto un investimento complessivo di 15,6 milioni di euro (9 per i lavori), mentre per gli invasi di Varedo e Paderno Dugnano sono necessari rispettivamente 23,5 e 16,1 milioni.

Senza dimenticare un’ultima vasca a valle della presa dello scolmatore, con area ancora da individuare in zona Parco Nord (la decisione spetta a piazza Scala): ci vogliono altri 30 milioni. Il conto per i primi tre bacini già vincolati è presto fatto: 55,2 milioni. Da dove arriveranno? Dal decreto Sblocca Italia, in dirittura d’arrivo proprio in queste ore: stando alle indiscrezioni sulle bozze del provvedimento, il Governo dovrebbe appostare 110 milioni per le città metropolitane a rischio alluvioni. Quindi, Milano si giocherà la partita con Firenze e Genova: alla fine, sotto la Madonnina potrebbe arrivare un tesoretto compreso tra 50 e 60 milioni. Del resto, per l’esecutivo Renzi, «la difesa idraulica del fiume Seveso resta un’opera strategica nazionale».
Specie alla luce dell’estate maledetta che ci siamo appena lasciati alle spalle: in poco meno di due mesi, il torrente che si inabissa in via Ornato è fuoriuscito sette volte. E gli abitanti di Niguarda e Isola hanno ancora negli occhi gli effetti devastanti dell’alluvione dell’8 luglio, che mandò in tilt la periferia Nord della città per otto ore, provocando danni per 47 milioni di euro.

nicola.palma@ilgiorno.net

4 commenti

  1. poi uno dice, ma come possibile dar credito a queste persone?
    scrivete palesemente per di indurre il lettore all’equivoco.
    perché la frase che segue non è frutto di un errore ma subdola, è voluta, è cercata per far credere che facciamo parte del minestrone. Non c’è niente da fare, un certo modus operandi, frutto della Vs storia degli ultimi anni, è duro a morire

    “E’ forse bene ricordare chi ha aderito a questo gruppo di lavoro: il “Comitato Senago Sostenibile” (o quel che ne rimane dopo la rottura causata proprio dalla scelta di entrare nel gruppo di lavoro), il “Comitato No Vasche, tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale – PD – Forza Italia – Insieme per Senago – SEL – Lega Nord – Vivere Senago – oltre al Movimento 5 Stelle che non ne fa parte.”

    il movimento 5 stelle non rinnega il percorso che ha fatto, e non FA PARTE del gruppo di lavoro, e ha cercato di adoperarsi affinché il problema vasche fosse portato a tutti i livelli possibili, e la proposta tecnica spendibile sul campo era solo quella del dott. Viscomi.
    Abbiamo anche chiesto ad un autorevole membro del vostro gruppo e portatore della Vs visione, di suffragarla con documentazione, che l’avremmo presentata a tutti i livelli, ma non ci è stato messo nulla a disposizione.
    Siete sicuramente i più bravi………a fare i furbi,
    comunque,
    vista l’onestà intellettuale che vi contraddistingue…….

    Auguroni!!!!!!

    • Il M5S non ha fatto parte del Gruppo di Lavoro, ma ha sposato convintamente la sua proposta di aumento della portata del Canale Scolmatore sperando che ciò eliminasse la necessità di scavare le vasche. (Noi pensiamo che chiedere un’opera pubblica equivalga ad ottenerla, e non escluda un’altra che in teoria potrebbe essere alternativa).

  2. Non sono mai riuscita a capire il significato di due parole spesso ripetute: “onestà intellettuale”… boh. Riesco meglio a capire “contorsionismi intellettuali”: lo scritto sopra ne è un esempio. Tende a colpevolizzare chi non si adegua a seguire la corrente ed è inascoltato (c’è gente che addirittura vede degli interventi scritti sui social e nel contempo afferma con sussiego di non vederli). L’intervento di cui sopra ribadisce che il M5S ha seguito la linea considerata vincente negli anni e mesi scorsi.

  3. Ci sono due parole che da sempre stento a capire: “onestà intellettuale” Colgo invece il significato di “contorsionismo intellettuale”: un esempio è l’intervento di cui sopra. Rendere colpevole chi non ha mai seguito la corrente predominante affermando che il proprio gruppo l’ha seguita, confermando cioè l’intervento che si critica.

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